Tuesday 13 November, 2018 | 20:00
BCUC
Zithulele ‘Jovi’ Zabani Nkosi: voce, mbomu
Kgomotso Neo Mokone: voce, tambourine, shaker
Letlhogonolo Atlarelang Maphunye: voce, whistles, noise-whistle & cow bell
Thabo Saul ‘Luja’ Ngoepe: voce, raps and bass drum
Daniel Thabo ‘Cheex’ Mangel: congas
Ephraim Skhumbuzo Mahlangu: bass drum
Mosebetsi Jan Nzimande: basso elettrico
Nel contesto tradizionale africano la musica rappresenta molto più che un mero intrattenimento, è richiamata dalla memoria storica collettiva, impiantata nella comunità dalla coesione sociale, rafforza il vincolo col mondo spirituale, è, in poche parole,parte integrante della società stessa.
Non fanno eccezione i sudafricani BCUC, acronimo che sta per Bantu Continua Uhuru Consciousness, giunti con “Emakhosini” al loro secondo lavoro dopo il debutto del 2016 con “Our Nation”.
“Musica per le persone da parte delle persone con le persone”, così definiscono la loro musica i sette membri di questo collettivo nato a Soweto a due passi dalla chiesa dove negli anni dell’apartheid Desmond Tutu organizzava la fuga degli attivisti ricercati dalla polizia. Il loro intento è quello di dare voce in chiave contemporanea al messaggio degli antenati, richiamando la forza delle tradizioni indigene, dove il sound del jazz degli anni 70 e 80 viene rivisitato in chiave hip hop e poi intriso di una energia tutta afro punk.
“BCUC arrivano dal Sud Africa con la loro energetica, unica, magica formula portando le voci degli antenati riproposte in chiavi sonore miste di vibrazioni funk e punk rock intrise di hip hop rievocando Fela e tante altre infiltrazioni musicali” Gilles Peterson, BBC Radio 6 Music/Worldwide FM.
In collaborazione con Cinemazero Caritas Diocesana di Concordia Pordenone
Nell’ambito de Gli occhi dell’Africa
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