Il sassofonista americano David Murray, uno dei musicisti che rappresenta al meglio l’avanguardia afroamericana, si presenta in duo con Hamid Drake.
Erede di certa robusta tradizione africano americana, inizialmente caratterizzato da stile uno improvvisativo astratto/espressionista fondato negli anni ’60 da sassofonisti quali Albert Ayler ed Archie Shepp, David Murray, si è poi evoluto in una sorta di tenor-sassofonista tradizionale, suonando standard con sezioni ritmiche convenzionali. Tuttavia, le riletture dei vecchi successi da parte di Murray sono ben diverse dalle interpretazioni dei sassofonisti bebop della sua generazione.
Percussionista e occasionale vocalist Hamid Drake è uno dei più apprezzati batteristi del nuovo jazz americano. Nato in Louisiana, cresciuto nella stimolante atmosfera della Chicago nera anni 60, il giovane Hank (più tardi avrebbe preso il nome più esotico di Hamid) si avvicina all’associazione di musicisti denominata Aacm, che sta rivoluzionando le concezioni dell’avanguardia jazz. Entra nel gruppo di uno dei veterani di Chicago, il sassofonista tenore Fred Anderson, con il quale nel 1978 si fa ascoltare anche in Europa.
A 23 anni è un batterista ancora acerbo, ma già mostra interesse per le poliritmie delle altre culture afroamericane, in particolare per il reggae giamaicano. Nello stesso anno collabora con Don Cherry; questo storico trombettista e polistrumentista lo espone alla propria concezione multiculturale della musica, che lo influenzerà. Non è un caso che poco dopo Drake entri a far parte della Mandingo Griot Society del grande griot del Gambia Foday Musa Suso. La riappropriazione delle radici africane porta Drake a utilizzare con frequenza i tamburi tradizionali delle varie aree etniche africane, elemento che rende molto originale la sua musica soprattutto quando torna a lavorare con imaggiori jazzisti d’avanguardia come William Parker, o Ken Vandermark, Peter Broetzmann. Sottolineando il suo ventaglio di esperienze ampio ed eterogeneo che passa anche da Herbie Hancock a Bill Laswell.
David Murray e Hamid Drake collaborano da tempo, si pensi al Black Saint Quartet, Gwo-Ka Masters e al progetto-produzione ambizioso David Murray Pushkin, the blackamoor of Peter the Great.
Sarà sicuramente intrigante raccogliere le note e il dialogo di due musicisti di lungo corso, con un background solido ed in parte condiviso, ritrovarsi a dialogare come fanno amici di vecchia data che sanno sempre da dove riprendere una chiacchierata.
Produzione Originale: Jazz & Wine/ Circolo Contrattempo. Anteprima assoluta.
Il sassofonista DAVID MURRAY sostituisce il bassista WILLIAM PARKER che per problemi di salute non ha potuto confermare la presenza al festival.